mercoledì 3 settembre 2008

Metro-Il Suicida

In questo clima in cui autori affermati parlano di fumetto come se fosse il mestiere più triste e inconcludente del mondo io pubblico una nuova storiella di Metro.
Per me il fumetto è un mezzo per comunicare, cerco di farne mestiere con tutta la fatica che comporta, ma del resto come avviene per tutti i mestieri del mondo.
Degli amici dal ritorno dalle vacanze a Bali mi hanno portato un fumetto del posto, l' hanno trovato in una galleria d'arte.



Non penso che l'autore lo abbia fatto con l'intento di diventarci ricco ma per il puro bisogno di farlo.
Probabilmente chi si lamenta e dice che il fumetto ormai è giunto al termine forse ha proprio fatto una scelta sbagliata, forse ha fatto fumetto per ripiego, o semplicemente è il modo di darsi un tono e sinceramente non mi interessa il motivo.
Viviamo in un periodo di povertà culturale, ci stiamo appiattendo e troviamo motivo di esistere solo acquisendo beni, scarseggiano le figure dei mecenati che investono sull'arte e sulla ricerca del bello, in questo panorama è sicuramente duro far fumetto però da qui a dire che è inutile continuare a farlo è un pò eccessivo.
Io amo il fumetto mi piace farlo e mi dispiace che ci siano autori che non godono della mia stessa fortuna.

Ed ora Metro...

















3 commenti:

Anonimo ha detto...

maffaaaaannn....come fai a essere così geniale? mi è piaciuta un sacco...

clyde

nonethousand ha detto...

heila' capitano!! ^_^
grande storia: continua cosi'!
(certo che l'Amleto t'ha veramente segnato... ;->)

Capitan Ambù ha detto...

Grazie a entrambi, sono contento che questi fumetti siano seguiti da un così vasto e appassionato pubblico ah ah...Davvero sono contento che queste storielle vi stiano piacendo.

Si, l'Amleto mi ha segnato a tal punto che tra i miei progetti c'era l'idea di realizzarne uno a fumetti.