lunedì 7 luglio 2008

Claudio Re.


Quando ho disegnato e contemporaneamente scritto questo fumetto (di getto, pagina per pagina e senza rivederla in seguito) stavo nel traliccio che si vede in questa foto, a fare il seguipersona o occhio di bue durante lo spettacolo "Tutti insieme appassionatamente" e durante le pause di scena, con la luce riflessa dal segui, disegnavo Claudio Re. Ho ritrovato da poco questo fumetto e ho deciso di pubblicarlo sul Blog, l'ho diviso in 3 atti, proprio come uno spettacolo teatrale.


Claudio Re, nasce da un profonda passione per l'Amleto che risale agli anni dell'accademia e dalla volontà di riuscire a comprendere cosa può spingere un uomo ad uccidere un suo simile per ottenere un potere che più che renderlo felice lo logora nell'animo.
Forse è una profonda insicurezza, di sicuro una debolezza caratteriale, perchè a parer mio l'uomo forte non ha bisogno di dimostrare il suo valore calpestando gli altri o essendone dominato.

Chi è Claudio, è il re malvagio della tragedia Shakespeariana, colui che uccidendo il fratello ne ha usurpato il trono. La tragedia in questione è l'Amleto.

Ma Claudio è anche il nostro datore di lavoro, il vicino di casa, il nostro presidente del cosiglio, il nostro collega, compagno di stanza o il portinaio.




CLAUDIO RE.

I Atto

Tav1

Tav2
Tav3

Tav4
Tav5Tav6



Tav7
Tav8
Tav9
Tav10Tav11

Tav12
Tav13


Tav14
Tav15Tav16


Fine 1° Atto.

10 commenti:

Deimos ha detto...

E' strano vedere vecchie tavole: mi fa nascere un misto di meraviglia e melanconia verso i disegnatori che seguo. So bene che il tempo passa purtroppo. Aspetto tutti gli atti per dare un giudizio finale.

Capitan Ambù ha detto...

Perchè strano? Io trovo che sia bello vedere l'evoluzione di un disegnatore. Quando ho visto la mostra di De Luca è stato splendido vedere il suo percorso artistico, la sua crescita.
Trovo che l'evoluzione in un autore sia l'aspetto più affascinante della sua artisticità.
Queste non sono proprio vecchie tavole semmai sono le pagine di un mini taccuino di fogli rilegati a mano, mi piace proprio quest'idea di realizzare un fumetto anche per strada, in treno o appeso ad un traliccio luci.
Non ho fatto dei disegni a matita e poi inchiostrato (infatti si vede) è tutto en plein air, di getto, un disegno e una scrittura immediata, quattro pennarelli e un pò di carta senza nemmeno un tavolo. Idee che prendono vita con un fumetto, invece che con la scrittura o il solo disegno.
Il fumetto è un linguaggio molto duttile tutto da sperimentare.

Deimos ha detto...

Per me è strano, che ci vuoi fare. Personalmente infatti non guardo quasi mai vecchi lavori. Sarà perchè poi cerco di riciclare e rimodernizzare quello che ho sottomano. L'evoluzione è affascinante. Non lo metto in dubbio.

Si vede la differenza di stile con i tuoi lavori recenti.

Ti anticipo che mi piace la composizione delle tavole e che se non sono studiate a "tavolino" ancora meglio. Aspetto ulteriori sviluppi.

ps: so che non è fumetto ma se capiti dalle mie parti mi interessa un tuo parere sul soggetto delle foto dei numeri, anche di sfuggita.

Capitan Ambù ha detto...

Per fortuna si vede la differenza, però in quella storiella si vede che avevo qualcosa da dire, poi alla fine mi dirai.

Riguardo alle foto, sono quelle pubblicitarie? tipo il cavatappi? Se sono quella molto belle, anche la campagna è molto interessante. Oppure dimmi il soggetto delle foto dei numeri, cosa intendi?
Comunque ti linko al mio blog, ho trovato interessanti i tuoi lavori e sopratutto mi piace che per riprendere a disegnare vai a riguardarti Ashley Wood e Dave McKean, ma visto che ci sei butta un occhio a Battaglia anche i nostrani non sono male.

Deimos ha detto...

Alla fine dei post ti dirò, anche perchè per ora ho visto solo le tavole ma la storia voglio leggerla tutta in una volta, non sono abituato a spezzare il racconto (ritmo).

No, magari aver fatto io le pubblicità sociali che ho postato - purtroppo non sono cosi bravo. Parlo delle foto sui numeri se clicchi su "fotografie" le vedi. Tutte e tre le raccolte.

Un occhio a Battaglia lo butto sempre e anche a disegnatori nostrani come Casini (che amo moltissimo) o Brindisi (che amo altrettanto) ma il mio stile lo vorrei simile ai due che ho citato anche se so che raggiungere anche la metà di loro è impossibile per me che ho uno stile molto grezzo benchè mi impegni ogni giorno: forse, fra matite e computer (e mi devo impegnare tanto), posso raggiungere quello che era Steve Niles agli inizi...forse però. Ma a me copiare non piace molto in verità.

Capitan Ambù ha detto...

Riguardo alle foto l'idea dei numeri è utilizzata spesso però ci sono delle trovate interessanti, alcune foto però risultano sfocate usi una digitale? tipo la 0029.
Belle anche vecchio e nuovo.
Secondo me devi liberarti, usa più mezzi amalgama il tutto, secondo me avendo padronanza di fotografia, ritocco e montaggio potresti creare qualcosa di più espressivo della foto, secondo me Dave Mc Kean è perfetto...posta posta...

Deimos ha detto...

Dipende dal tipo di foto che devo fare. Sono molto vecchia maniera, le digitali, benchè negli ultimi anni siano migliarate molto, ancora non riesco a farmele andare a genio del tutto (tant'è che non ne ho, a parte una telecamera che fa anche da macchina fotografica manuale quindi regolando messa a fuoco e diaframma). Ho una Nikon molto vecchia (avrà tre volte i miei anni), essendo stata di mio nonno prima e mio padre dopo, s'è portata dietro una serie di problemi e difetti come un otturatore non proprio perfetto e della luce che entra nel corpo macchina...ma ci sono affezionato e non la cambio facilmente.

Riguardo allo stile è una strada complessa perchè in giro ci sono tanti (troppi) artisti e trovare la propria via senza andare a "copiare" è difficile. Nella grafica tutto è stato inventato, l'importante è copiare con stile migliorando l'esecutivo il più possibile ma nel fumetto o nelle composizioni digitale per me è complicato non andare a cozzare con artisti già esistenti perchè leggendo e guardando fumetti, l'occhio e la mano si abituano a quello che vedo continuamente.

Tu come fai a variare nello stile? Cerchi di non guardare altri fumettisti o lo fai di continuo???

Capitan Ambù ha detto...

Lo faccio di continuo, e non solo fumettisti ma anche fotografi, registi,insomma guardo all'arte.
Ma gli stimoli arrivano da cio che ci circonda, dalla società da tutto quello che influenza la nostra esistenza.
Lo stile è parte di cio che sei, poi si può utilizzare per eseguire un idea altrui oppure raccontare te stesso o i tuoi pensieri.

L'importanza affettiva che dai alla tua macchina, i piccoli difetti che ormai conosci dovresti sfruttarli mettendoli in evidenza, secondo me può essere una forza.

Comunque cozza pure, cozzando riesci a capire te stesso, io ho cozzato spesso l'importante che sia una forma di ricerca di una tua strada.

nonethousand ha detto...

Capitano, l'Amleto e' una delle mie passioni... sappi che mi stai facendo un gran regalo! ^________^

Capitan Ambù ha detto...

Veramente il regalo me lo fai tu quando leggi questa hestorieta.
E' una storiella scritta e disegnata di getto, con tre pennarelli in toto e fatta anni fa, ma la passione per il fumetto quella c'era allora e c'è adesso.
Allora posto il seguito oggi stesso se riesco.