venerdì 27 febbraio 2009

Recensione Mentelocale.it

Una nuova recensione sul sito Mentelocale.it Qui

Il Massacro del Circeo a fumetti


Il nuovo volume edito da Beccogiallo rievoca il celebre fatto di cronaca nera. Il fumetto che diventa cronaca giornalistica. Dalla nostra community
di Francesco Cascione
26 FEBBRAIO 2009

Raccontare una pagina di storia che a distanza di oltre trent'anni è ancora dolorosa non è impresa facile. Leonardo Valenti e Fabiano Ambu, sceneggiatore e disegnatore, lo hanno fatto – per la casa editrice Beccogiallo – con il Massacro del Circeo: la storia di due ragazze, Donatella e Rosaria, rapite, violentate e torturate a morte da tre balordi, figli della Roma bene, tre apparentemente bravi ragazzi del quartiere Parioli.

Alla sua uscita in libreria (160 pp., 15 Eu), su diversi blog di critici e addetti ai lavori si è scatenata una furiosa polemica riferita alla copertina prima che ai contenuti e alle implicazioni che la storia ha se riferita all'Italia di oggi, dove - secondo le statistiche del 2007 - sono oltre sei milioni le donne che subiscono violenza fisica o sessuale. Un vero e proprio massacro che diviene evidenza mass-mediatica solo quando utile a sottolineare quanto la mancanza di sicurezza nel nostro paese – e delle donne - sia intimamente legata alla presenza di cittadini stranieri sul nostro territorio.
Fa riflettere il dato per cui oltre il 70% degli abusi sulle donne si consumano tra le mura domestiche, là dove le nuove squadre per la sicurezza – le ronde – non possono arrivare.

Tutto questo, all'annunciata pubblicazione del volume, ha lasciato il passo a discutibili dibattiti riferiti alla sola copertina. Fondo verde su cui, al margine, tre uomini - Andrea Ghira, Angelo Izzo e Gianni Guido – dai colori diabolici e con maschere (da ragazzi perbene?) in mano incombono su due ragazze – le vittime Rosaria Lopez (che verrà uccisa) e Donatella Colasanti – rappresentate in un abbraccio di paura, bianche, in contrasto con il nero dei loro carnefici.
Fiumi di parole su quale fosse l'idea del copertinista – Fabiano Ambu – e se quell'immagine ponesse il lettore dalla parte delle vittime o dei carnefici. Nessuno che si sia interessato di andare un po' oltre e leggere la storia dietro quell'immagine, per capire che ogni discussione era vana, inutile, assolutamente immotivata.

Generalmente diffido dalle fiction che si rifanno alla realtà. Troppo romanzate, troppo legate a format televisivi che poco hanno a che fare con il rispetto delle vittime, la cronaca dell'evento, troppo poco reali – sia su un piano storico che emotivo – per essere considerate documenti. Con il fumetto di Valenti e Ambu, però, questo non è avvenuto. I due autori hanno unito una perizia giornalistica con l'immediatezza che per sua natura il fumetto ha.
Quello riportato sulle 142 tavole catapulta chi le ha davanti a quel settembre del Settantacinque. Il lettore viene preso per mano e accompagnato prima a visitare un'Italia che tutela i suoi figli di papà più delle loro vittime – i tre assassini erano stati liberati dopo una condanna per stupro e diverse violenze - poi la vita di due ragazze come tante, quelle che sognano l'amore e magari di lasciare un quartiere, il Montagnola di Roma, considerato troppo stretto.

La lettura non concede nulla ai carnefici, la cronaca di quei giorni maledetti – che all’epoca scatenarono le penne di personaggi come Pasolini o Calvino - scatena la stessa rabbia che molti provarono all'epoca. I tre orchi non scatenano nel lettore quella forma di complicità a cui si è chiamati quando si legge di Hannibal Lecter o si guarda un film di Tarantino ma disgustano, come l'apparente leggerezza con cui il loro reato - da poco equiparato ad altri reati alla persona - viene affrontato dalle istituzioni. Le tavole di Ambu hanno il grande merito di non indugiare sul dettaglio, non c'è la spettacolarizzazione della vicenda, ma con un sapiente utilizzo del nero e dei primi piani viene rispettato il pudore delle vittime. Il loro dolore viene compreso, la loro lotta per la sopravvivenza e la giustizia – arrivata solo in parte dopo il processo - condivisa.

Quello che viene fuori è un modo nuovo di fare fumetto, di cui la Beccogiallo è diventata esemplare rappresentate. Il libro di storia illustrato non lascia da parte nulla: infatti in appendice – per consentire al lettore un primo approfondimento sui fatti e le persone - c'è un esaustiva cronistoria. Un solo consiglio: se deciderete di mettervi di fronte a questo fumetto, non fermatevi alla copertina.

giovedì 26 febbraio 2009

Saremo a Mantova?

Ospiti incompresi ed inattesi a Mantova Comics.


Fabiano Ambu - (fumettaro etc.)


Fabio D'auria - (colorista etc.)


Stefano Landini detto Lando - (fumettaro etc.)


Clyde Cannella - (commercialista e appassionato di fumetti etc.)


Roberto Leonardi - (vecchio, anzi vecchissimo lettore di fumetti, non so cosa faccia nel resto del tempo, se lo fanno uscire dal gabbio viene pure lui etc.)

Ci si vede in fiera sabato, sono in giro quasi sicuramente con d'Auria, compagne e figlia (sua) .

Mantova è una delle fiere in cui mi diverto di più, non è dispersiva è sempre ben organizzata e piena di interessanti incontri, insomma andate a vederla se riuscite.


Se qualcuno volesse aggiungersi alle immagini degli ospiti incompresi ed inattesi su questo blog può contattarmi qui e specificare la sua immagine da inserire. E' importante segnalare le esperienze accumulate nella propria carriera, qualunque sia.

martedì 24 febbraio 2009

E' ora di Dampyr!

Era il luglio 2006, esordivo con L'Insonne n°7 di Giuseppe Di Bernardo.

Ottobre 2007 lavoro su Maisha di Francesco Matteuzzi per le Edizioni Arcadia.

Nel Dicembre 2007, dopo questa prova, mi ritrovo a lavoro sul numero 2 di Nemrod di Celoni-Aromatico.
Nel 2008 mentre lavoro a Nemrod numero 8 termino il libro sul Massacro del Circeo uscito questo gennaio 2009.
Settembre 2008, con questo disegno festeggiavo il primo traguardo verso l'obbiettivo Dampyr, avevo superato una prova ma dovevo dimostrare di essere all'altezza di disegnare un intero numero, c'era ancora da lavorare sodo...


...queste sono alcuni degli studi, ed una tavola di prova.



2009

Sono a lavoro su...


e sto cercando di fare del mio meglio.

venerdì 20 febbraio 2009

Quasi rischio di stupro!


Ero tranquillo, seduto nella mia poltroncina ad attendere che arrivasse il mio turno per la tosatura. Il salone è piccolo e raccolto gestito cordialmente da una simpatica ragazza e la sua aiutante, naturalmente la clientela comprende uomini e donne, proprio come un buon talk show che si rispetti.
Mentre attendevo pazientemente, colgo il classico chiacchericcio che avviene nei saloni dei parrucchieri, ad un certo punto una distinta signora sui 35 anni dice alla parrucchiera, con una risatina di non chalance:

- Lo sai che oggi ho avuto un quasi rischio di stupro?-

Io penso, ma che cavolo è un quasi rischio di stupro, forse è il caso che facciano un decreto?
Continuo ad ascoltare curioso del fatto, in fondo di questi tempi si sente di tutto.
La signora con il sorriso e divertita dall'avvenimento racconta:

- Sai, dovevo portare dei comodini al mercatino dell'usato che sta in via Padova (zona di Milano economica dove risiedono in buona parte extracomunitari), quando arrivo purtroppo trovo chiuso.
Chiamo la signora che gestisce il mercato e mi dice che mi fa aprire dal ragazzo.
Ad un certo punto mi arriva questo tipo, doveva essere un tunisino o marocchino con questa faccia...lo sai di quelle brutte come se ne vedono in giro.
Mi fa entrare con la macchina dentro questo cortile interno , chiude il cancello ed io parcheggio, ma avevo una paura.
Ad un certo punto scarica i comodini dall'auto e mi fa cenno di entrare in questo capannone, appena entro chiude la porta con un passante ed un lucchetto.-

Comunque la padrona di questo mercatino era al corrente che la signora portava i mobili, magari è lei stessa che chiede di chiudere con il lucchetto.

Poi continua:
- Ad un certo punto eravamo io e lui, per carità magari era un bravissimo ragazzo, ma avevo paura e gli ho detto che dovevo prendere delle cose in auto se mi poteva aprire.-

Naturalmente i presenti chiedono e che ha fatto? In fondo era un quasi rischio stupro.

Continua nel racconto:
-Lui mi apre la porta e mi fa uscire, io fingo di prendere qualcosa e rientro ma gli dico che se chiude ancora il capannone io non rimango, lui se la prende e dice che sta lavorando, ma io gli dico che non lo conosco per cui non mi fido.
Ad un certo punto si incazza e comincia a farfugliare in turco, sicuramente mi stava insultando.-

E ti credo, gli stavi dando dello stupratore nel posto in cui lavora, se ero io mi facevo capire mentre ti mandavo a cagare.-

Non potevo andare via perche doveva darmi una ricevuta, non sai che paura.
Ad un certo punto arriva anche uno nero, ti rendi conto anche lui tutto sudato e sporco!-

In quel momento penso, sudato e sporco, ma cazzo quei tipi stavano lavorando mica si facevano le unghie, deficiente!

Lei prosegue:
- Comunque arrivano questi due e poi si unisce anche un terzo anche lui sudato e sporco, ho dovuto chiamare mio marito per dirgli dov'ero, avevo troppa paura, capirai un posto lontano da tutto, anche se urlavo non mi avrebbe sentito nessuno.-

Alla fine la signora liquida con una sonora risata il suo quasi rischio di stupro.

E io penso che una deficiente simile ignorante col suo voto e le sue cazzate influirà sulla mia vita e sulla società che vivo, sicuramente avrà dei figli che educherà alla sua favola del Babau dalla brutta faccia che passa il tempo a violentare e derubare le povere persone per bene come lei.
Forse la signora non sa che solo il 0,7 % degli stupri è ad opera di extracomunitari e il 69% avviene tra le pareti domestiche.

Signora sei solo stupidamente razzista rassegnati.

giovedì 19 febbraio 2009

Domande.




Nessuno ha voglia di leggere, per cui so benissimo che sto perdendo tempo. Ma qualcosa devo pur farla prima che mi sia impedito anche di manifestare pubblicamente.
Fonte

di Antonella Reedy
Sarà la Camera a dover dare il via libera definitivo alle nuove norme in materia di sicurezza approvate il 5 febbraio dal Senato. Tra le misure che hanno provocato i maggiori dissidi tra maggioranza e opposizione le disposizioni che prevedono la possibilità per i medici di denunciare gli immigrati clandestini che richiedono cure sanitarie. Con il nuovo testo, infatti, si istituisce il reato di clandestinità punito, non con il carcere ma con una multa, mentre per avere o rinnovare il permesso di soggiorno, poi, si dovrà pagare una tassa tra gli 80 e i 200 euro. Nel provvedimento anche la possibilità di istituire ronde di cittadini. Tra le altre novità, poi, l'inasprimento del regime di carcere duro del 41-bis e il divieto di arresti domiciliari per gli stupratori.

La tassa sul permesso di soggiorno - Per averlo o rinnovarlo si dovrà pagare una tassa che dovrà essere fissata dal governo tra un minimo di 80 ad un massimo di 200 euro. Si istituisce il 'Fondo rimpatri per far tornare stranieri a paesi di origine. Lo straniero che richiede il permesso di soggiorno dovrà sottoscrivere un"Accordo di integrazione" finalizzato a promuovere la convivenza con i cittadini italiani.

Registro dei clochard - Tutti i senza fissa dimora dovranno essere iscritti in un apposito registro istituito presso il ministero dell'Interno.

Le ronde di cittadini - Associazioni di cittadini potranno segnalare alle forze dell'ordine situazioni di grave disagio sociale o di pericolo per la sicurezza pubblica. I cittadini in ogni caso non potranno girare armati.
Le ronde sono gia iniziate, prima di varare la legge, ho l'impressione che tra poco il Parlamento non avrà più funzione di esistere.

Denuncia degli irregolari dai parte dei medici - Soppressa la norma che vietava ai medici di segnalare la presenza di irregolari. Ora il medico potrà comportarsi secondo coscienza.
La coscienza di chi non ha coscienza, aspettiamoci lo stesso trattamento un giorno quando cercheremo asilo in altri stati.

Inasprito il 41 bis - Detenzione più lunga di altri 4 anni. Si prevedono carceri «ad hoc» per i boss preferibilmente sulle isole. Più difficile per loro comunicare anche con l'esterno.

No agli arresti domiciliari per gli stupratori - Gli stupratori non godranno più di alcuni benefici, tra cui gli arresti domiciliari e i possibili sconti di pena. Previsto l'arresto in flagranza.

Sì a spray anti-stupro al peperoncino - Si liberalizza la vendita di spray urticanti non chimici.

Perfetto si liberalizzano gli spray antipeperoncino, ma... se poi qualcuno mi rapina spruzzandomi lo spray? Dovremmo allenarci per lo spruzzino più veloce del west.

Aggravanti per i reati di gruppo - Si aggiunge un'aggravante: se lesione od omicidio preterintenzionale vengono commessi con armi o sostanze corrosive o in gruppo. Condanne più dure se si tratta di reati anti-minori che avvengono vicino asili e scuole.

Più difficile avere la cittadinanza dopo le nozze - Lo straniero che sposa un cittadino italiano dovrà rimanere in Italia per almeno due anni prima di ottenere la cittadinanza.

"Ecco così impari ad accoppiarti con le nostre donne", ormai siamo al delirio totale.

Possibile scioglimento delle organizzazioni non riconosciute - Se c'è il sospetto che associazioni, gruppi od organizzazioni non riconosciute svolgano attività con finalità terroristiche, il Viminale può disporne lo scioglimento e ordinarne la confisca dei beni.

Attenzione, si dice il sospetto non la certezza. Io controllerei i Boyscout, in fondo conoscono tecniche di sopravvivenza e maneggiano coltellini svizzeri, sono indubbiamente probabili terroristi.

No ad apologia o incitamento a delinquere via internet - Il ministero dell'Interno potrà ordinare l'oscuramento dei siti Internet sui quali si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere.
Il testo è frutto di coordinamento redazionale e soggetto in qualsiasi momento a modifiche dovute al coordinamento istituzionale nell'atto del messaggio alla Camera. Un esempio è la numerazione degli articoli, che è ovviamente provvisoria.
(05 febbraio 2009)

Quando uno istiga la protesta e la reazione a leggi ingiuste e prepotenze istituzionali è destinato ad essere oscurato, tutto questo sta passando nel silenzio assoluto, in una totale arrendevolezza dell'individuo e della collettività.
Una volta che tutto questo viene reso effettivo ritornare indietro sarà un impresa che condurrà a problemi ben più grossi di quelli che viviamo ora.

Siamo una società abbiamo il dovere di informarci ed essere critici, c'è la crisi ma se aggiungiamo anche la mancanza di libertà finiremo col preferire la morte alla vita.
Se tutto questo passerà (perchè passerà) spero di non sentire piagnistei da chi ora sostiene questa politica della corruzione e fa parte del meccanismo, perchè in quel momento sarete soli e gli onesti diverranno talmente egoisti da godere delle vostre disgrazie.


martedì 17 febbraio 2009

Cartoline dalla Sardegna.

lunedì 16 febbraio 2009

Silenzio.

giovedì 12 febbraio 2009

Giornalisti? AHAHAHAAH



mercoledì 11 febbraio 2009

Non credo ai santi ma ammiro le persone coerenti. Sardi, non fate gli egoisti, fate i sardi.
















Ora, un uomo che ha una sindrome di inferiorità per l'altezza, per la pelata, che è ignorante, prepotente, viziato, che dice solo fregnacce e non ha in minima considerazione della libertà dell'individuo e della costituzione a cui ha giurato fedeltà, come è possibile eleggerlo come rappresentante di una nazione?
Per votarlo e permettergli di fare ciò che vuole bisogna essere proprio degli schiavi lecchini completamente rincoglioniti.
Io non l'ho votato e voi?

Prima che certi discorsi non si possano più fare per blog e forum mi sfogo. Siete a conoscenza della nuova proposta di legge riguardo al controllo del web?

Per chi mi contatterà per mail dicendo di fare solo fumetto e lasciar perdere la politica dico, che sono parte di una società e occuparsi di politica è un diritto ed un dovere di ogni singolo cittadino responsabile.

lunedì 9 febbraio 2009

Recensione sul Giornale.it

La nuova frontiera della grafica: raccontare la ferocia della realtà


di Matteo Sacchi

Chine dense, severe. Fatte più di ombra che di luce. Così il disegnatore Fabiano Ambu, con una crudezza feroce, ma mai volgare, trasforma in tavole di fosca potenza uno dei delitti più efferati della storia d’Italia. A scriverne i dialoghi, intrisi di paura, è stato, invece, Leonardo Valenti, sceneggiatore tv di Romanzo Criminale e Distretto di polizia.
Il risultato del loro lavoro è Il massacro del Circeo (Becco Giallo, pagg. 160, euro 15) una graphic novel che ricostruisce le tremende violenze che, la notte del 29 settembre 1975, portarono alla morte Rosaria Lopez e ridussero in fin di vita Donatella Colasanti, due ragazzine romane cresciute nelle borgate. La storia ricostruita a colpi di flash back inizia dove la videro iniziare gli inquirenti: dentro il baule di una 127 in cui Rosaria giace cadavere mentre Donatella - colpita alla testa, narcotizzata, strozzata con una cintura e ancora picchiata - grida aiuto, miracolosamente viva. Seguendo il filo degli interrogatori e delle indagini, viene a galla la terribile sequenza degli avvenimenti. Le due, ingenue e speranzose di un amore che potesse portarle fuori dal triste ambiente delle borgate, vengono «abbordate» da Giovanni Guido e Angelo Izzo, ragazzi di buona famiglia, ma con precedenti penali. L’invito a una festa inesistente per cui le ragazze si preparano con il vestito buono. Una villa isolata dove sono fatte prigioniere, umiliate e violentate. I loro aguzzini che, presi dal panico, chiedono aiuto ad Andrea Ghira, figlio di un noto imprenditore anch’egli coinvolto in rapine e violenze. Il delirio omicida finale in cui Rosaria viene annegata in una vasca da bagno e Donatella massacrata di botte. Il processo e i suoi terribili strascichi.
Insomma un «fumetto» che è un vero pugno nello stomaco e si caratterizza per un realismo sanguinoso. Non è il solo. La Becco Giallo ha creato la collana «Cronaca Nera» che si caratterizza proprio per questo stile e per la ricostruzione di fatti di sangue della nostra storia recente. Tra gli altri titoli: Il mostro di Firenze, La banda della Magliana, Rina Fort, Unabomber... È una delle nuove frontiere del romanzo per immagini, quella che lo confronta con la realtà più dura. L’effetto? Può essere quello di mettere in luce la drammaticità degli avvenimenti o, al contrario, di scadere nel ridicolo. Con Il massacro del Circeo fortunatamente siamo nel primo caso.

L'articolo originale lo trovate QUI

sabato 7 febbraio 2009

Breve recensione su XL

Breve recensione sulla rivista La RepubblicaXL Anno5, numero 42, febbraio 2009.


Potete leggere l'intevista fatta a me e Leonardo Valenti riguardo al libro dal quotidiano online Affari Italiani.it . dalla giornalista Francesca Sassoli.

Intervista a Leonardo Valenti pag (1)

Intervista a Fabiano Ambu pag (2)

martedì 3 febbraio 2009

Cosa si può e cosa non si può fare.

Per chi non ha Facebook.








lunedì 2 febbraio 2009

Però...

Leggete questo post molto interessante, naturalmente alla base c'è sempre la buona fede.


http://prontoallaresa.blogspot.com/2008/01/di-osti-e-osterie.html


Prima di ricevere nuove polemiche avverto che non è un attacco a Roberto Recchioni ma è che condivido davvero quello che ha scritto in questo post.
E' passato un anno, magari ora le stesse opinioni
sono fuori moda o semplicemente sono cambiate.


Riguardo alla mia posizione.



Ho preso la decisione di non rispondere più a polemiche sterili e noiose e che non condivido assolutamente, ho compreso che lo scopo è solo la crescita di ingressi per blog e forum, non essendo questo il mio lavoro, preferisco fare fumetti.
Trovo inutili le discussioni che non permettono un reale dialogo ma che sono solo provocatorie e uno sfogo dalle frustrazioni della vita di ogni giorno.
Ignorare questi comportamenti non significa che cambierò il mio modo di fare o di essere, semplicemente risponderò nel modo che mi ha sempre distinto da quando ho aperto questo blog, con onestà e correttezza.
Il mio silenzio non è un tacito consenso o una sorta di accettazione agli attacchi immotivati di questo periodo ma la risposta migliore a chi non avendo di meglio da fare prova piacere ad ascoltare l'eco della propria voce.



Buon divertimento!