domenica 17 giugno 2007
Ho letto un blog!!! a be! si be! ma dai...
Non è un blog ma è un sito, www.michelemedda.com (Stipido è chi lo stupido fà) , si parla di arroganza di giovani autori, si parla di stupidità di giovani autori, si parla di sognatori che non arriveranno mai ad ottenere ciò che vorrebbero.
Io ho scoperto il mondo dei blog da poco, prima di fare fumetto (e ancora devo lavorare tanto) ho fatto mille altri lavori, e allo stesso tempo ho seguito un sogno.
Ho conosciuto Michele Medda tempo fà, stimo il suo lavoro ma non son daccordo sul suo modo di vedere il fumetto.
Per quanto mi riguarda il fumetto è un media che ancora non si è spinto oltre i suoi limiti.
Mi spiace contraddire il signor Medda, che cita il signor Cajelli, ma i fumetti non sono letti solo da chi li fà, forse basterebbe avere un contatto maggiore con il mondo esterno al fumetto per conoscere i numerosi lettori che non aspirano nient'altro che a godere della lettura.
Mi spiace contraddire anche il discorso sulle modifiche redazionali. In passato si è parlato di una modifica redazionale su dei disegni di un autore a parer mio mal riuscita.
Non credo che uno stimato e famoso autore non debba essere esposto alle critiche solo perchè ha anni di carriera in più.
Io posso stimare un autore, una casa editrice, una pubblicazione e rivolgere comunque delle critiche in fondo sono un lettore, nessuno deve ritenersi intoccabile o al di sopra delle parti.
Ognuno ha il suo modo di vedere il fumetto, ed è arrogante dire che la propria visione del mondo sia quella giusta.
E' vero che stupido è chi lo stupido fà, ma alla parola stupido si può sostituire una miriade di parole come arrogante, superbo, borioso etc attenzione.
A volte io stesso utilizzo il Blog in base agli stati emotivi, dico cazzate e vengo ripreso, a volte mi pongo delle domande a volte procedo per la mia strada, ma mi piace dire ciò che penso, perchè ho l'impressione di vivere una società in cui si ha paura di parlare e sinceramente questo mi spaventa molto di più di essere escluso da qualsiasi ambiente lavorativo.
Chi fà fumetto non lo fà per essere un impiegato statale, lo fà perchè lo ha dentro, come dice Vanna Vinci è una malattia, niente di più vero, per cui tutti i discorsi sul professionista impiegatizio ci stanno fino ad un certo punto. Io ho lavorato e lavoro a teatro e se non ero malato di fumettite vi assicuro che guadagnavo moooooolto di più del fumetto, quindi il discorso del fumetto è solo un lavoro non regge.
Michelangelo Buonarrotti era sempre in ritardo nelle consegne, come anche Caravaggio ma non si può negare che fossero artisti.
E' giusto consegnare nei tempi prestabiliti, essere attenti in che mano si disegna una pistola e come dare la giusta espressione dei personaggi, ma fra quelli che non rispettano queste regole ci potrebbe essere un Michelangelo del fumetto. Mai dire mai (per citare James Bond eh eh).
E per finire devo dare pienamente ragione a Michele Medda riguardo al discorso, se disegna quello perchè io non posso farlo, ha pienamente ragione e devo ammettere che ci son passato anche io ai miei tempi quando ero un giovine fringuello, se devo esser sincero lo pensavo e non lo esternavo. E' un discorso sbagliato, ora ho 35 anni e quardo gli autori in maniera diversa, analizzo le espressioni la dinamicità l'equilibrio, vado oltre lo stile, ma è un modo di osservare che avviene col tempo, quando sei più giovane sei colto da crisi di onnipotenza come è giusto che sia e sei convinto di aver inventato qualcosa che cambierà il mondo. E' sbagliato come modo di pensare, ma l'energia che uno ha in quei momenti difficilmente la ritrova più avanti, quindi abbiate pazienza con i giovani autori è giusto dire loro che devono lavorare e migliorare su certe cose e che la strada è ancora lunga, ma non bisogna distruggere, non serve a nessuno al massimo al proprio piccolo ego.
Di buono si può dire che finalmente grazie ai blog ci si confronta spesso su argomenti che riguardano il fumetto, il dialogo e la discussione permettono di risolvere dei problemi che attanagliano questo campo e di migliorne la situazione.
E come al solito infilo due miei disegni perchè il blog è mio e faccio quello che voglio eheh è un fumettino fatto anni or sono per divertimento personale.
Se non ci si diverte che fumetto è???
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19 commenti:
ho letto anch'io l'articolo di Medda, e devo dire di essere d'accordo con lui su tutto...
che il giovane autore possa pensare: "se ce l'ha fatta X, perché non posso farcela io?" è più che giusto, ma spesso (troppo spesso, quasi sempre...) i wannabe non fanno altro che girare per i forum a rompere i cosiddetti con insulti a "quelli arrivati" e grandi dosi di bile perché "se io avessi la possibilità di pubblicare, vi farei vedere io...".
E non capiscono che, se nessuno li pubblica, di solito un motivo c'è.
Perché tanti (io, per esempio, NO) sono in grado di realizzare una bella illustrazione, qualcuno di meno sa realizzare una bella tavola, quasi nessuno è in grado di fare venti belle tavole al mese, tutti i mesi.
Non è solo questione di capacità, ma anche di costanza, di saper rispettare gli impegni (come la mettiamo con quelli che hanno fatto le prove per Nemrod e poi non si sono più fatti vedere?), di rendersi conto che una delle doti importanti nel mondo del fumetto è l'AFFIDABILITA': se tizio ti affida una sceneggiatura e tu non ti fai sentire per dei mesi (capita spessissimo!), non puoi dire che "nessuno mi capisce".
E bisogna capire che, quando dalle redazioni ti fanno delle critiche, spesso (quasi sempre) sono giustificate e giuste (tu fai l'esempio di Michela... ma Bono è un editore "alle prime armi", se si parla di fumetti autoprodotti, e poi è stato un caso davvero incredibile e difficilmente ripetibile).
Il wannabe, invece, pretende di "nascere imparato. E geniale". Non pubblica perché c'è un complotto di quelli che hanno già il lavoro, e ne sono gelosi, e non lo mollano... (ma la Bonelli continua ad assumere, vedi Cropera o Matteoni).
Non si rende conto di non essere, semplicemente, all'altezza... (questo, ovviamente, è un discorso generale. Le eccezioni esistono, eccome!)
ro-mario
Io parlo dell'eccezione...e hai mai pensato che quello che è generalizzato potrebbe essere una minoranza?
Ma soprattutto in questo mestiere rientra il gusto personale e tanti altri problemi di tipo logistico.
Tu sai meglio di me che la serietà e la professionalità scarseggiano nel mondo del fumetto.
Non sò chi siano i Wannabe, ma perchè generalizzare e descrivere i giovani autori in questo modo?
La frase Se l'ho ha fatto lui perchè io no, può essere intesa anche come stimolo a migliorare, ad andare avanti, è troppo facile additare dall'alto soprattutto quando non si supera il metro e settanta ahahahahah
Ma ne parleremo di persona... a presto Mario.
io il metro e settanta lo supero abbondantemente (anche se non ho mai capito se di due o di cinque centimetri....)!!!
eccomunque: Medda non parla degli aspiranti fumettisti in generale, ma di un particolare genere che sta purtroppo proliferando nei forum e nei blog: quelli che vogliono "vendicarsi" del fatto di non essere pubblicati spargendo merda sul lavoro di professionisti affermati.
Purtroppo, fanno ampio uso di arroganza.
Poi: è facile dir male dei lavori di Montanari&Grassani, o dei fratelli DiVitto... (non piacciono nemmeno a me). Ma sono dei professionisti seri che rispettano le scadenze e non stravolgono le sceneggiature: ti sembra una cosa da poco?
fossi in Bonelli, dovendo scegliere tra loro ed uno che mi parla di "arte e messaggi elevati" prima di aver finito dieci pagine di fumetto (che, poi: in alcuni casi c'è almeno il talento, in altri, nemmeno quello...), non avrei alcun dubbio, e continuerei per la mia strada....
ro-mario
Nessuno nega il fatto che in internet si trovano di tutto, ma è pur giusto saper accettare critiche.
Un fumetto a pare mio non può essere trattato come un qualziasi lavoro impiegatizio. Per quanto mi riguarda è un linguaggio di comunicazione, se la storia è splendida e i disegni una ciofeca il risultato finale mi spiace ma non può essere soddisfacente e viceversa.
Parlo sempre di un discorso tra addetti ai lavori, perchè non tutti i lettori sono attenti a certi particolari.
Il ruolo della qualità di un prodotto dipende proprio dai professionisti, la scadenza precisa, il mestierato ci può stare, ma a parer mio bisogna sempre aspirare al meglio per i propri prodotti.
Quel che dico io è che ci sono validi autori sconosciuti che non ottengono spazio, perchè non è così semplice ottenerlo, e io sò per primo che solo lavorando puoi migliorare.
Io vedo che tu spesso sei alla ricerca di fumetti interessanti e che diano qualcosa di più del risultato sufficiente, e quando leggi un fumetto non sai se l'autore ha dei ritardi o se commette degli errori che son stati corretti.
Tu vai a vedere un Musical ti piace quel cantante e lo adori ma non hai idea se caratterialmente è un perfetto imbecille e crea solo problemi alla compagnia.
Io sono per Montanari e Grassani solo se ho un'alternativa valida.
In modo da poterli lasciare in edicola.
Di gente che non è capace e spala merda sul lavoro degli altri c'è ne in gran quantità ovunque ed in tutti i mestieri.
Però, secondo me, tra questi concimatori si mescolano anche futuri buoni autori. Autori con il potenziale pronto che però viene coltivato solo da loro stessi.
E spesso, troppo spesso, questo non è abbastanza.
Quindi, sempre secondo me, se si perdesso meno tempo a lanciare tirate sterili contro questi untori del fumetto e lo si impiegasse a "scovare" emergenti promettenti tutti sarebbero più contenti. Certo, certa gente continuerebbe instancabile il suo lavoro di concimazione, ma a questo punto concimerebbe solo se stessa.
P.s. scusate l'intrusione :)
scusate di che? Si deve parlare di queste cose, e ringrazio persone come Michele Medda che per quanto non condivida pienamente certe sue idee pone delle discussioni serie su questo mondo.
Spesso si discute di stupidaggini, e si viene spesso giudicati come un linguaggio alla sola portata dei bambini o degli "sfigati", io amo il fumetto e voglio parlarne anche in modo serio e professionale come accade per il cinema o la letteratura.
Grazie Watcher per l'intervento è sempre ben accetto.
riassunto dei miei precedenti interventi:
per diventare davvero fumettisti bisogna smettere di perder tempo a rosicare su internet, e passarne di più sul tavolo da disegno....
ro-mario
Nella vita esiste il tavolo da disegno, ma esiste la società, le idee, la critica e il pensiero.
Il futurismo è nato prima come manifesto e poi come corrente artistica.
Una cosa non nega l'altra si può lavorare e dire la propria idea allo stesso tempo.
Ciao Fabiano come stai?
Ci siamo conosciuti a Cagliari per la presentazione di Donnell&Grace :)
Ho scoperto il tuo blog proprio leggendo la lunga discussione sil blog di Emo...
complimenti!
Ma sei Massimo dall'Oglio? mi ricordo la presentazione, grazie per i complimenti anche se non faccio altro che dire ciò che penso, spesso dico cavolate o non riesco a farmi capire, ma almeno ci provo.
Ma sei lui o un altro Massimo?
c'est moi!
:)
Allora ti faccio anche io i complimenti visto che conosco il tuo lavoro. A proposito come procede?
bene! Gli Humano sono molto fighi e l'albo sembra piacere a pubblico e critica... staremo a vedere :)
Un pò fuori dalla media il ritmo di lavoro (30 pagine al mese) ma poi ci si fa l'abitudine ghghghghg
siete carinissimi
Hey Emo un altro commento così e ti casso, ahahahahaha come avevo voglia di dirlo ahahhaahhaha
Ahahah! Forte questa! :)
Ciao Fabiano! Pure io ti avevo conosciuto alla presentazione di IdeaComics, immagino non ricorderai ma ci aveva presentati Luigi...saluti e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti! :)
Certo che mi ricordo, magari ci si può vedere quando vengo a Cagliari, ormai con Luigi ed Efisio abbiamo appuntamento fisso.
A presto.
Ora che so come raggiungerti "direttamente", verrò spesso qui a leggerti, promesso, viste le cose interessanti che scrivi e il modo godurioso con cui le scrivi.
Per il momento mi limito a salutarti soltanto, perchè tutto quello che avevo da dire su Medda tu già sai dove l'ho postato. ;-D
Baldo
A
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