venerdì 5 ottobre 2007

SOLO.


Mi è capitato di seguire la trasmissione Anno Zero, mi capita ogni settimana, e mi ha colpito sentire parlare di solitudine dei magistrati assassinati dalla mafia.
Soli quando erano in vita è così pieni di estimatori da morti.
Si sta accendo una piccola fiamma di rivolta dei giovani calabresi che uniti fanno sentire la loro voce, per ribellarsi ad una situazione insostenibile.
Il problema dell'impossibilità di parlare e di esprimersi non è un problema solo del sud ma dell'Italia intera.
I media censurano le notizie scomode al potere, e non si intende quello politico che ormai non conta più nulla, ma quello economico.
Continuamo a mentire a noi stessi ogni giorno quando ci guardiamo allo specchio la mattina dicendoci che viviamo in un mondo libero e democratico.
Siamo sinceri, o avete il potere o non contate nulla e sarete cancellato come un file difettoso.
Io sono il marchese del Grillo e voi non siete un cazzo...
Che palle questi discorsi vero? Noiosi e sono solo parole in fondo cosa possiamo fare noi in pratica?
Io a volte provo a reagire, cerco un modo per rispondere a certi atteggiamenti intimidatori e che ledono la dignità umana, e non parlo di politica ma di vita reale, perchè anche nelle situazioni quotidiane siamo impotenti e di fronte ai sopprusi di potere.
Quando parli di certe problematiche son tutti daccordo con te ma nessuno prende parola e cerca di modificare le cose. Siamo passivi, troppo egoisti fino all'eccesso ognuno pensa al suo giardino.
Il degrado sociale aumenta ogni giorno di più e non è la criminalità o il terrorismo il vero problema, è la carenza di valori, di ideali, si parla sempre di più di cose futili e che non disturbano i pensieri creativi, stiamo morendo culturalmente e sappiamo solo parlarne in modo retorico.
Aspettiamo che ci guidi un comico per reagire, ma stiamo ben lontani dal gruppo di rivoltosi, non si sa mai che possa perdere quei due privilegi elemosinati chinando il capo ogni sacrosanto giorno.
Io ho provato a parlare di certe questioni che non approvo, ho espresso un mio pensiero in questo bel paese democratico, intendiamoci nulla di così terribile, ma di certe cose è meglio non parlare. Di quali cose? Ma di tutte, a meno che non sia calcio e gossip.
Quanto c'è da difendere certe libertà mi sento solo, nel momento in cui sarebbe normale essere compreso perchè tutti la pensano nel medesimo modo, sei solo.
Sto meditando di chiudere il blog perchè non ha senso che parli solo di cazzate(scusate la parola), vorrei poter dire quello che penso ma non sono Beppe Grillo che ha il merito di essere intervenuto in prima persona su questioni che stanno di fronte agli occhi di tutti, ma non rischia di certo di finire in mezzo ad una strada.
Voglio chiudere il blog per evitare che quelle due cose che ho da dire possano distruggere il mio futuro, perchè parlare di migliorare la situazione di vita oggi non è più possibile, continuerò a leggere e postare sui forum per discutere di fumetto in termini superficiali, ma approvati dal comics code sociale, per non ledere il sentimento del portinaio di turno.
Chiunque di voi, che pensa solo a se stesso e si disinteressa del contesto che lo circonda e che ha un figlio o che vuol farne, deve pensare che tipo di valori e di mondo gli sta lasciando in eredità...

Solo...

13 commenti:

Fabio D'Auria ha detto...

E' vero...
Tutti pronti a parlare, ma dalle retrovie...
Purtroppo siam cresciuti così, e chi ci governa ci fa ben capire che se alziamo troppo la testa potrebbero tagliarcela via...

Ma non è facile ribaltare la situazione, certo, il pensiero "io non posso cambiar nulla da solo" non fa altro che accrescere questa situazione, ma almeno nel nostro piccolo possiamo cominciare a reagire...

E' l'Italia in cui ci ritroviamo che ci lascia poca libertà di esprimerci... Se critichi (senza offendere) un disegnatore è capace che ti giochi qualsiasi collaborazione con l'editore...

Se dici "io l'avrei fatto meglio" giù ad offenderti perchè hai attaccato un rispettabile professionista...

Ma io confido comunque nelle nuove generazioni... (Oddio, non quelle dei videocellulari che vanno nelle discoteche per conoscere costantino) Le nuove leve stanno crescendo anche grazie ad internet con gli occhi più aperti, e anche se non cambieranno il mondo, affronteranno il tutto con una mentalità meno da "italietta"

(mi sa che ho divagato eheh)

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Dunque...
Prima di tutto ti ringrazio per avermi segnalato questo post (ma tanto io da queste parti ci passo spesso e volentieri, anche se solitamente non commento).

Secondo: non conviene mettere sempre tutto nello stesso calderone. La libertà di parola, in quanto tale, è preziosa in tutti gli ambiti, ma una cosa è la solitudine dei magistrati e altra quella dei fumettisti. Secondo me dovresti scindere le due cose, altrimenti il tuo discorso di fondo (che conosco... perché ti conosco) perde forza.
Ci sono delle storture nel sistema editoriale italiano? Sono d'accordo.
Ci sono dei baronati nell'editoria a fumetti? Bah, dove non ce ne sono? Piuttosto, non facciamone un alibi.
Se è vero che non tutti quelli che emergono sono realmente validi, io sono convinto anche che gli autori che validi lo sono veramente alla fine comunque emergono.
Un'ultima cosa, per Fabio (uè, ciao, piacere :-)
Non credo che il punto sia poter criticare o meno un collega. Questo fa parte di una sorta di codice non scritto di "buona creanza": personalmente credo che criticare pubblicamente, su un blog o su un forum, un collega (fosse anche quello oggettivamente più cane sulla faccia della terra), sia una scorrettezza etico-professionale che non ha scusanti.
Altra cosa è vedersi a quattr'occhi e dirsi in faccia: "Ehilà, il tuo lavoro a me concilia lo svuotamento intestinale".
Nel primo caso si tratta di qualcosa di "gratuito" e vagamente vigliacco, nel secondo si sta effettivamente esercitando la propria libertà di parola. Senza filtri e infingimenti. In solitudine, forse, perché per loro convenienza tutti gli altri faranno finta che quel tizio sia il più grande professionista sulla piazza. Però noi potremo guardarci allo specchio con tranquillità, la mattina.
Infine una considerazione generale sulla blogosfera fumettistica. Come si può sperare che diventi una sorta di palco da cui rivendicare diritti quando, di fatto, è un ring sul quale vince chi mostra la faccia più cattiva? Lasciamo da parte i soliti Grillo, Ricca e altri casi meritori. In generale, quello che avviene su troppi blog è spesso una parodia (triste) di quanto avviene quotidianamente in tv. E di un surrogato della tv non abbiamo bisogno. Mi piacerebbe invece che i blog fossero dei luoghi in cui, almeno tra fumettisti, si potessero esprimere concetti, articolare discorsi, argomentare critiche, anche argute e pungenti, piuttosto che "ruttare" sempre battute a effetto (tipo quella che ho fatto io adesso).

PS. sa di pistolotto, vero? Chiedo venia, non era nelle mie intenzioni.

Capitan Ambù ha detto...

Non intendevo parlare di fumetto, questa volta ma di come ciò che succede in certe zone d'Italia non è un caso particolare o isolato ma è una situazione che viviamo noi tutti portata all'estremo.
La solitudine dei magistrati è ben più preoccupante visto che mina l'esistenza della democrazia stessa, quello che volevo mettere alla luce è il fatto che una certa mentalità si ritrova anche nella sfera del nostro privato.
L'omertà, l'incapacita di reagire a certe situazioni, il rifiuto di discutere e organizzarsi per riuscire a migliorare la nostra società è presente in ogni giorno della nostra esistenza.
Il calderone è unico perchè purtroppo stiamo tutti a cuocerci dentro.
Io son convinto che la libertà di critica deve esserci, non devi rischiare di non trovare lavoro o ricevere denunce solo perchè esponi delle critiche, come è assurdo fare i dispotici quando si viene criticati.Non sempre conosci personalmente chi critichi, se qualcuno mi dice qualcosa sui miei disegni ti assicuro che la critica me la faccio io, posso magari rispondere in una certa maniera ma non sono uno che agita il dito e chiama gli anatemi.
La libertà non è dovuta, và conquistata e difesa a prescindere, e non c'è libertà di prima o seconda categoria.
Comunque è duro parlare di certi argomenti perchè sembra che i problemi della società non riguardino il singolo.

V.O.C. ha detto...

Ecco...intervengo sul tuo Blog per dire che sono d'accordo con Fabrizio.
Sono d'accordo anche con i pensieri di Medda e Recchioni (per esempio) sui wannabe, e mi fanno cadere le braccia i Blog dei colleghi che fanno le recensioni sui lavori altrui. Non che non si possa fare, nessuno lo vieta, io eviterò loro.
Sulle case editrici, invece, penso che i panni sporchi vadano lavati in casa e non sulla rete.
I forum, i blog, i siti e sopratutto i premi...sono degli strumenti indicativi, ma non rispecchiano assolutamente il reale andamento di mercato.

Breve ma intenso. :D

Marco.

Fabio D'Auria ha detto...

Fabià... e se ti aprissi un secondo blog dove smadonnare tranquillo e lasciassi questo in mano al fumettista?

Ketty Formaggio ha detto...

Ciao Fabiano,
lo so che non parli di fumetto ma non posso che ripensare alla discussone con Turi su Cus. In quella occasione ho preso le parti di Marco. Sebbene ti assicuro che capisco bene l'amarezza che provi per quello che hanno fatto passare anche a Giuseppe. Ma alzare il polverone mentre ci sono ancora autori (tu e anche altri per quanto ho capito) che sono ancora in bilico non è il modo giusto. Non si risolverebbe nulla purtroppo...

Io però non aspetto altro che la situazione si asseti per potermi prendere la libertà di sputtanare tutta la situazione.

Ma ti prego, non mollare il blog.
^___^

marco turini ha detto...

Concordo con fabrizio e v.o.c......per il resto sappi che ti capisco benissimo (piu' di quanto credi) e hai tutta la mia stima.

Io non penso che certe cose non vadano dette ma solo dette nel giusto modo.....non a caso ho sempre odiato le trasmissioni di ferrara dove ugnuno urla quello che ritiene un suo diritto alimentando solo l'audience di gente in cerca di emozioni.


Detto questo spero si sia risolta la controversia riguardo alle discussioni sui forum :)

Antonio ha detto...

Ma le mie mail ti sono arrivate?

A presto,

A.

3fix ha detto...

Negli anni settanta, molti giovani della mia generazione, stanchi di non essere ascoltati e decisi a tutto pur di uscire dai ghetti della solitudine, scelsero il modo più assurdo e peggiore per manifestare il loro disagio: impugnarono le armi, erano convinti che con in mano una p38 avrebbero focalizzto l'attenzione su di loro. Ci riuscirono perchè, ben presto, si ritrovarono polizia, carabinieri e servizi segreti a dargli la caccia in tutta la nazione.Seguirono anni di gambizzazioni e uccisioni ma a l'opinione pubblica non potè fregargliene de meno.Gli italiani continuarono a mangiare spaghetti all'aglio olio e peperoncino concludendo la loro giornata o in pizzeria,o a guardare i film di Alberto sordi in tv.In Italia, si sà, vengono prima i carboidrati poi forse la politica.Gli anni di piombo finirono per fortuna, ma sicuramente non iniziarono quelli d'oro, qualcuno provò a sputtanare la classe politica cercando di fare il culo a gli intoccabili ma quel qualcuno si ritrovò inculato a sua volta.Ancora oggi ci sono casi giudiziari del passato irrisolti,ma ho seri dubbi che li risolva qualche comissario fresco di laurea che indossa un impermeabile firmato prada.Oggi abbiamo il commercio clandestino degli accatoni che vengono utilizzati, come le prostitute,per portare soldi alle organizzazioni criminali dei paesi dell'est,abbiamo il problema degli emigrati,il reddito famigliare denuncia che praticamente la maggior parte degli Italiani appartiene alla classe dei meno abbienti,abbiamo la malasanità,la malafede dei nuovi partiti guidati dai leader dei vecchi partiti..fermatemi... ma il popolo di poeti, santi, e navigatori che fa!? è a casa che se magna dù spaghi all'aglio olio e peperoncino e guarda sul televisore al plasma i film di Alberto Sordi... mi sà che vado a farmeli anche io và! ciao Fab

Capitan Ambù ha detto...

Per Marco Turini..controversia?
Le opinioni diverse non sono controversia ma semplicemente non viviamo nella stessa testa. Il bello di questo mondo è non pensarla tutti nello stesso modo.

Per Ketty ti assicuro che non è il tifo che cerco, in quel caso avrei fatto il calciatore ;-)

Per Marco... I panni sporchi vanno lavati in casa, il problema è quando rimani nudo perchè te li hanno fregati.

Per Efisio..sei un terrorista hahahaha ciao Efisio perchè non vi organizzate tu e Luigi e venite a Lucca?

Per tutti grazie, perchè quello che apprezzo più di voi è la sincerità. Non sono una persona che cerca consensi, della serie, bravo sei eccezzionale etc etc, nemmeno mia mamma è così benevola quello che cerco è uno scambio di idee con persone che hanno la mia stessa passione.

3fix ha detto...

Ne uccide più la lingua che una P38...no! volevo dire una spada.Niente terrorismo,basta e avanza quello dei notiziari.Sono per il dialogo intelligente, provocatorio e rompicoglioni se finalizzato a focalizzare almeno come stanno le cose,le soluzioni è più complicato trovarle.Per Lucca si vedrà. stammi bene.

marco turini ha detto...

''Per Marco Turini..controversia?
Le opinioni diverse non sono controversia ma semplicemente non viviamo nella stessa testa. Il bello di questo mondo è non pensarla tutti nello stesso modo.''


No, mi riferivo al fatto se hai risolto i tuoi poroblemi con la free.

Capitan Ambù ha detto...

Per Marco...

AHAHAAHAH figurati non ci pensavo più, la mia non è controversia semplicemente non pagano perchè non hanno voglia e sanno benissimo che nessuno gli fa causa...
Ma mai dire mai...