mercoledì 2 aprile 2008

Che bel mondo quello del fumetto...


Il fermento artistico e culturale del fumetto vive attraverso i suoi autori che intervengono in interessanti dibattiti tra blog e forum affrontando i temi che affliggono la nostra società.

Quanto sei bravo!!!! No no ma sei più bravo tu!!! Ma i tuoi disegni sono splendidi!!! Hai fatto un lavoro magistrale!!! Il tuo tratto è esemplare!!! ...
Ops ma... scusate ho un coltello nella schiena è di qualcuno di voi????

Viviamo nell'era del perbenismo dove vengono censurate le scorregge mattutine dello scoiattolo.
Ma diciamolo quando un disegno non ci piace, facciamo dei commenti negativi ed ogni tanto cerchiamo di avere un decente apparato sessuale per riuscire almeno a non balbettare di fronte ad un confronto dialettico che ogni tanto non è filtrato da un monitor.

Eh si! Perchè è facile scrivere da dietro un monitor e sentirsi forti delle proprie convinzioni, solo perchè della vita si è visto ben poco.
Nel mondo dell'arte lo scontro dialettico e concettuale era alla base della creatività e della sperimentazione, in Italia vige la legge del "io non so nulla", del "meglio non dire perchè altrimenti..." e dell "io avrei un amico...".

Il fumetto però è diverso...è vero... è molto meno professionale, non tutti fortunatamente, ma una buona parte, non ha nemmeno idea dell'etica e del rispetto che si deve avere verso una qualsiasi professione.

Però quando si lavora bisogna giungere a dei compromessi, e io visto che è da quando avevo 20 anni che lavoro ho coscenza di questo, però una persona matura, in teoria, dovrebbe avere un processo di crescita nella sua vita che và ben oltre la pacca sulla spalla (attenzione potrebbe essere il coltello!!!) , una ricerca e uno studio continuo che gli permettono di progredire nel suo mestiere, l'alternativa è una società in declino, come sta diventando la nostra.

Si si, capisco la ricerca, però che noia, è molto più appagante firmare autografi e mostrare la propria faccia per essere riconosciuti, ma chi se ne frega se propiniamo la stessa minestra riscaldata e annaquata al lettore, tanto non si accorge di nulla ih hi... e via con la brodaglia... glu glu glu

Purtroppo il fumetto italiano è in grossa crisi, quella economica non è di mio interesse ma quella di idee purtroppo si.

Siamo il paese del "questo non si dice e del questo non si fà", e propiniamo mediocrità al pubblico ben consci di farlo, è come firmare un patto con il diavolo senza chiedere nulla in cambio se non di sopravvivere (proprio degli emeriti idioti).

Il risultato sono lettori che si rifugiano in Internet tifando la propria squadra convinti di esserne gli allenatori, lettori che cercano fuori dai confini qualcosa che li tenga occupati per 10 minuti, ovvero iltempo da dedicare alla lettura e quella razza in estinzione che ancora stringe a se quell'idea del fumetto come forma d'arte.

E gli autori in tutta risposta si siedono sul trono sfigato di uomini e donne (perchè di donne ve ne sono ben poche) a battibeccare come comari di paese, o in alternativa ad elargire amore verso tutti come un incrocio genetico tra madre teresa e gli orsetti del cuore.

Però ci sono delle eccezioni, autori che pur se non sempre condivisibili hanno il coraggio (perchè bisogna sempre averlo) nel bene e nel male di essere se stessi.

Io mi domando e dico...quando si parlerà veramente di fumetti in maniera seria e professionale?

Ma in che cavolo di società vivo? Ma è possibile che nessuno abbia veramente il coraggio di esporre quello che pensa, non dico insulti e cattiverie, quelle si sprecano, ma di idee?

Poi ci si lamenta se ci sono fumettisti che copiano spudoratamente, che non hanno le capacità e che lavorano, altri che le hanno ma non hanno voglia, quelli che consegnano, non in ritardo ma di più, quelli che non rispettano i contratti e quelli che non li fanno proprio.

Sta mancando il rispetto per il prossimo, la coscenza che l'altrui individuo è un essere umano e non uno stronzo da calpestare o un deficiente che non capisce.

Per una volta proviamo a non pensare che ciò che capita a qualcun'altro riguardi solo lui, perchè con il passare del tempo in una società le decisioni di altri individui condizionano la nostra esistenza.

Cerchiamo di vivere da uomini e non da pecore, impariamo a rispettare noi stessi rispettando gli altri in modo che in punto di morte possiamo dire di avere vissuto.

Forse forse dopo i 18 anni sarà il caso di crescere?

AIO' E SCIRAISI DE SU SONNU!!! OH GIGIONIIIIII


PS. A parte battute e provocazioni esistono autori che lavorano e producono fumetti bellissimi con grande fatica e impegno, editori che credono in questo media e investono energie con notevoli difficoltà e lettori che amano svisceratamente il fumetto ed è grazie a loro che ancora vive.
Il mio desiderio è poter avere sempre un lettore curioso e attento, un autore più rispettoso della professione e del fruitore della propria opera, e un editore serio e appassionato.
Questo è quello che desidero, ma so benissimo che questa è l'isola che non c'è, ma continuo a non capirne il motivo e sperare finchè ne ho forza.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Fabiano,
lo sai di essere una mosca bianca?
Sei troppo corretto per la società in cui vivi/viviamo, troppo lucido per essere preso sul serio; ciò di cui scrivi si può tradurre in tutti i campi come lavoro, fatica, sudore, passione, dedizione e soprattutto "realismo". Tutte cose che si stanno perdendo "come lacrime nella pioggia" ;-)
Molto più facile essere autoreferenziali su un blog o andare al Grande Fratello piuttosto che Amici o fare carriera perchè si è amici o parenti del satrapo di turno al cui passaggio si srotola la lingua come un tappeto rosso ficcandosi la dignità in... tasca...

Con rispetto...

un saluto veloce
da chi è scomparso ma spero (presto) tornerà...

Trail of tears

Capitan Ambù ha detto...

Ciao Trail è un piacere risentirti, e spero di rivederti presto, quando vuoi contattami pure e andiamo a farci un aperitivo insieme visto che stiamo entrambi a Milano.
Riguardo al fatto di essere una mosca bianca non credo, forse una minoranza si, questo è sicuro.
io credo nella correttezza e nella sincerità da non confondersi con l'ipocrisia.
Essere corretti non significa chinare il capo e mettere da parte se stessi per piacere indistintamente a tutti.
E poi se fossi una mosca bianca non avrei avuto nemmeno il tuo commento eh eh.
Io credo che la vita vissuta nella ricerca della mediocrità abbia davvero poco senso. Non cerco grandi esperienze, voglio soltanto guardarmi ogni giorno allo specchio certo di non essere sceso a tali compromessi che ledano la mia dignità di essere umano, e quindi riuscire a vedere il mio riflesso che mi sorride.

A parte questo tutto bene :-)

Con altrettanto rispetto.

Fabiano

PS. Basta anche un solo commento come il tuo per convincermi che il mio blog ha un senso.

INFINITO ha detto...

Bambu' sono completamente in disaccordo con te, fai un discorso da ipocrita in quanto tu in questo sistema ci sguazzi a meraviglia.

Non hai mai avuto le palle per schierarti apertamente contro chi attua questo sistema.

Quando tirerai fuori quel coraggio, solo allora potrai puntare il dito contro qualcuno.

Capitan Ambù ha detto...

Un altro motivo che mi rende fiero di questo blog è che sei in disaccordo con me.
Poi le cosidette "palle" come dici tu le hai solo quando ti esponi fisicamente e non stai nascosto dietro un monitor o un immagine copiata da opere altrui.
"Le palle" io le utilizzo tutti i giorni e per cose ben più importanti che beghe da paesino come quelle che vivi tu.
La piccolezza spesso è nascosta dietro altisonanti urla.
Ricorda che non basta strillare bisogna anche dire qualche cosa di sensato, altrimenti è meglio star zitti.
Finchè continui a non esporti rimarrai sempre un pesciolino per me.
Torna a giocare nel tuo blog che fino ad ora è tutto ciò che hai, qui siamo solo pochi amici e conoscenti e non ti è di nessuna utilità a livello di crescita e popolarità, perchè non provi con uomini e donne?