L'intervista la trovate QUI e avrete un'idea più chiara degli obbiettivi e dei contenuti del libro.
E' il primo spazio che il libro riesce ad avere in un ambito prettamente fumettistico.
Sono state fatte recensioni e articoli su quotidiani e riviste con una buona critica ma il mondo del fumetto non ha preso in considerazione questo libro.
D'altra parte i vari forum, blog e siti si sono soffermati su una sterile polemica che ha giudicato solo la copertina con incredibile superficialità senza preoccuparsi di leggere almeno il contenuto.
A questo si aggiungono una schiera di autori che hanno giudicato il lavoro di un loro collega pubblicamente solo perchè convinti che la visibilità mediatica sia un motivo di autorevolezza.
Anche io posso giudicare e criticare l'opera di molti miei colleghi e lo faccio, ma non pubblicamente perchè trovo sia un comportamento scorretto e non etico.
Si vuole fare davvero polemica nel fumetto? Allora discutiamo di autori che si risparmiano nel lavoro pur percependo dei buoni compensi, oppure di quelli che si fanno scrivere e disegnare le tavole firmandole con il proprio nome senza un briciolo di vergogna, o quelli che propongono di percepire percentuali per far iniziare dei giovani e tutto questo senza nemmeno comparire tra i nomi degli autori.
E malgrado questi dubbi comportamenti (fortunatamente pochi), il mondo della critica fumettistica dimostra la sua provincialità preoccupandosi di fomentare polemichine su una cover e non preoccupandosi dei contenuti e dando spazio a case editrici che non esistono e ai furbetti che cercano scorciatoie per la loro mediocrità (ormai dimostrata pubblicamente), tutto pur di ottenere attenzione e ingressi.
A chi vuole iniziare a far fumetti dico che l'onestà, la correttezza, l'impegno e la qualità pagano e lo dico per esperienza personale.
E' il primo spazio che il libro riesce ad avere in un ambito prettamente fumettistico.
Sono state fatte recensioni e articoli su quotidiani e riviste con una buona critica ma il mondo del fumetto non ha preso in considerazione questo libro.
D'altra parte i vari forum, blog e siti si sono soffermati su una sterile polemica che ha giudicato solo la copertina con incredibile superficialità senza preoccuparsi di leggere almeno il contenuto.
A questo si aggiungono una schiera di autori che hanno giudicato il lavoro di un loro collega pubblicamente solo perchè convinti che la visibilità mediatica sia un motivo di autorevolezza.
Anche io posso giudicare e criticare l'opera di molti miei colleghi e lo faccio, ma non pubblicamente perchè trovo sia un comportamento scorretto e non etico.
Si vuole fare davvero polemica nel fumetto? Allora discutiamo di autori che si risparmiano nel lavoro pur percependo dei buoni compensi, oppure di quelli che si fanno scrivere e disegnare le tavole firmandole con il proprio nome senza un briciolo di vergogna, o quelli che propongono di percepire percentuali per far iniziare dei giovani e tutto questo senza nemmeno comparire tra i nomi degli autori.
E malgrado questi dubbi comportamenti (fortunatamente pochi), il mondo della critica fumettistica dimostra la sua provincialità preoccupandosi di fomentare polemichine su una cover e non preoccupandosi dei contenuti e dando spazio a case editrici che non esistono e ai furbetti che cercano scorciatoie per la loro mediocrità (ormai dimostrata pubblicamente), tutto pur di ottenere attenzione e ingressi.
A chi vuole iniziare a far fumetti dico che l'onestà, la correttezza, l'impegno e la qualità pagano e lo dico per esperienza personale.
3 commenti:
Complimenti per la tua svolta artistica.
Ormai le polemiche di un tempo hanno lasciato spazio ad una carriera affermata. Arrivare in Bonelli è qualcosa di stupefacente per chi ha fatto la gavetta come te, capitano ti seguo dai tempi dell'Insonne. Metti da parte le polemiche e facci sognare con i tuoi disegni!
Michele
Lasciati alle spalle le polemiche, Fab.
Comunque sono contento dell'intervista su Comicus, domande interessanti.
Ah, già che ci sono auguri di Buona Pasqua!
P.s.: mi dispiace non esserci a Napoli...
Per Michele, la mia più che una polemica vuole essere solo il mio punto di vista sulla realtà, c'è qualcosa che non funziona in questo periodo storico mi piacerebbe ci fosse una ricerca di valori nuovi (o vecchi dipende dai punti di vista)e una volontà di cambiamento.
Il fumetto non è esente da questo malessere e trovo sia giusto affrontare questo discorso nel mio piccolo spazio.
Ho paura degli struzzi :-).
Per Leo.
Le polemiche sono alle spalle, era solo per sottolineare la mediocrità di certi interventi, mi sembra davvero il minimo.
Auguri anche a te , e a Napoli non ci sarò nemmeno io.
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