Ci sono momenti che non potresti fuggire e staccare la spina perchè hai troppi impegni e scadenze, ma ormai hai prenotato un volo a basso costo e non puoi farti sfuggire un fine settimana nella città romantica per eccellenza.
La coscienza spinge a guardare oltre, la vocina ti dice di non andare che hai troppe cose da fare, ma poi ti prende il Carpe Diem (causa film
l'attimo fuggente) e quindi ho deciso di partire.
Naturalmente tutto concentrato in un tour de force da Bande Dessineè.
Come non andare alla mostra di Asterix.





Poi un bel giro nella zona di St. Germain per degli acquistini.
Charest toujours Charest... chissà se arriveranno in Italia sigh!




E ancora Charest...che con questo volume mi ha lasciato a bocca aperta, una perla di fumetto.



La Francia ha la capicità di stupirti per il numero di stili e autori che è capace di presentare.
Non conoscevo Schuiten fino ad ora.








Bonet e Munuera... poesia e atmosfera.




Immancabile è la rivista contenitore. In Italia si urlerebbe al genio, in Francia la ricerca stilistica rientra nella natura della produzione Bande Dessineè.




Entro nella
librarie BD bulles de salon al 39 rue Letelliere PARIS 15, a parte la splendida accoglienza e ad aver acquistato alcuni dei volumi che ho mostrato, ho trovato questo.

Naturalmente i miei amici mi hanno subito presentato come disegnatore di
Dampyr, il gestore del negozio mi ha detto che era felice di conoscere un autore di quella serie, conosceva i fumetti della Bonelli, ha aggiunto che il più venduto è Tex (intramontabile) .
Ha concluso dicendo che l'autore che preferisce è Sergio Toppi appellandogli numerosi aggettivi di stima che il mio francese non mi ha consentito di comprendere perfettamente.
All'uscita del negozio il gestore mi ha detto che mi attendono all'uscita del mio Dampyr, di mandare un saluto a
Mauro Boselli e
Majo di cui apprezzano il lavoro (io riferirò naturalmente) e mi ha congedato con degli omaggi fumettosi.
Dopo i fumetti si passa all'arte.
Ho visto la mostra
Deadline le ultime opere di vari artisti consapevoli della loro morte.
In questa immagine
un'opera di
Immendorff.

Poi ho portato in Italia un'opera del mio amico artista
Siro Cugusi, che partito da Gavoi in Sardegna ora espone in una splendida galleria nei pressi del Beaubourg, al centro di Parigi.
Un regalo di cui vado molto fiero, grande Siro!

Da Parigi sono ritornato con nuovi stimoli e con la consapevolezza che il fumetto italiano tende ad essere troppo autoreferenziale confrontandosi solo con critiche e polemiche su forum e blog, si vuole essere più personaggi e meno autori.
La strada è lunga e la meta inarrivabile, quindi mi rimetto a lavoro alla luce di una lampada da tavolo.