Non giudico ma osservo.
Osservo una tragedia, naturalmente al calduccio della mia casetta, come tanti altri in questo momento e nei giorni scorsi. Interminabili ore di diretta Tv che fissano nella mia mente le immagini di quell'immensa nave rovesciata.Tutti ad attendere il colpevole di quel disastro, perchè quando non si segue la rotta è chiaro che una responsabilità esiste.
Poi arriva la registrazione della telefonata.
Quindi continuo a leggere, commenti, frasi accuse.
Alcuni replicano come schizzofrenici commenti tristi a battute satiriche, non capisco il senso di questo ma sono tutti liberi di fare quello che vogliono, non sta a me giudicare il buono o cattivo gusto delle reazioni della gente.
Persone che conosco, che non hanno nemmeno il coraggio di lamentarsi se qualcuno li supera alla fila della posta, diventano dei leoni e su quella meraviglia della comunicazione che è facebook urlano contro quest'uomo le peggiori sentenze si possano attribuire ad un essere umano.
Vigliacco? Certo, di sicuro come parecchi di coloro che indignati si trovano a replicare all'infinito questo video sul web, li vorrei vedere i leoni in quella situazione.
Incompetente? Come buona parte di coloro che sputano sentenze e che passano la loro vita a imbrogliare per rimanere aggrappati ad un ruolo che non gli spetta.
Colpevole? Anche questo è vero, lo è, ma in una percentuale inferiore rispetto a coloro che lo hanno posto a capo di una nave di quell'importanza, perchè non bisogna scordare che qualcuno ha deciso che quest'uomo era in grado di comandare.
La telefonata mi indigna mi fa incazzare, quell'uomo non doveva essere in quella nave, non lo meritava, ma come tutti quelli che in Italia fanno un mestiere che non li appartiene.
Carissimi incapaci, invece di indignarvi fate un bell'esame di coscienza e guardatevi dentro, molti sono come questo capitano, non basta dire che non fate una professione a rischio di vite umane per discolparvi dal non essere meritevoli di un ruolo.
Coloro che si indignano dovrebbero ripensare a quando hanno aiutato un amico o un parente ad avere un posto di lavoro che non gli spettava.
Chi urla alla vigliaccheria dovrebbe ricordare che fare del leccaculismo per ottenere successo non è terrorizzante come trovarsi in una nave che affonda e si rovescia su se stessa.
Chi giudica con faciloneria dimentica che spesso ha schivato per poco il giudizio altrui, chi non ha colpe scagli la prima pietra (visto che in Italia siamo tutti cattolici quando ci fa comodo).
Siamo un popolo di ipocriti, ogni giorno siamo circondati da elementi che non meritano certi ruoli non ne hanno le capacità, fingiamo di non vederli e andiamo oltre e se qualcuno fa notare questa realtà gli si dice di fregarsene.
Ma un sistema in cui sparisce la professionalità, la correttezza, la meritocrazia e l'etica è inevitabile che affonda!
Ps. Per intenderci quell'uomo aveva una responsabilità ed è giusto che paghi per i suoi errori e le sue colpe, il resto lo farà la sua coscienza.
Non ha scusanti, ha scelto un mestiere e si deve assumere le sue responsabilità, ma dovrebbero seguirlo anche coloro che gli hanno permesso di stare su quella nave.
Ma siamo in Italia il paese dei pecoroni!
Alcuni replicano come schizzofrenici commenti tristi a battute satiriche, non capisco il senso di questo ma sono tutti liberi di fare quello che vogliono, non sta a me giudicare il buono o cattivo gusto delle reazioni della gente.
Continuo a leggere...
Persone che conosco, che non hanno nemmeno il coraggio di lamentarsi se qualcuno li supera alla fila della posta, diventano dei leoni e su quella meraviglia della comunicazione che è facebook urlano contro quest'uomo le peggiori sentenze si possano attribuire ad un essere umano.
Vigliacco? Certo, di sicuro come parecchi di coloro che indignati si trovano a replicare all'infinito questo video sul web, li vorrei vedere i leoni in quella situazione.
Incompetente? Come buona parte di coloro che sputano sentenze e che passano la loro vita a imbrogliare per rimanere aggrappati ad un ruolo che non gli spetta.
Colpevole? Anche questo è vero, lo è, ma in una percentuale inferiore rispetto a coloro che lo hanno posto a capo di una nave di quell'importanza, perchè non bisogna scordare che qualcuno ha deciso che quest'uomo era in grado di comandare.
La telefonata mi indigna mi fa incazzare, quell'uomo non doveva essere in quella nave, non lo meritava, ma come tutti quelli che in Italia fanno un mestiere che non li appartiene.
Carissimi incapaci, invece di indignarvi fate un bell'esame di coscienza e guardatevi dentro, molti sono come questo capitano, non basta dire che non fate una professione a rischio di vite umane per discolparvi dal non essere meritevoli di un ruolo.
Coloro che si indignano dovrebbero ripensare a quando hanno aiutato un amico o un parente ad avere un posto di lavoro che non gli spettava.
Chi urla alla vigliaccheria dovrebbe ricordare che fare del leccaculismo per ottenere successo non è terrorizzante come trovarsi in una nave che affonda e si rovescia su se stessa.
Chi giudica con faciloneria dimentica che spesso ha schivato per poco il giudizio altrui, chi non ha colpe scagli la prima pietra (visto che in Italia siamo tutti cattolici quando ci fa comodo).
Siamo un popolo di ipocriti, ogni giorno siamo circondati da elementi che non meritano certi ruoli non ne hanno le capacità, fingiamo di non vederli e andiamo oltre e se qualcuno fa notare questa realtà gli si dice di fregarsene.
Ma un sistema in cui sparisce la professionalità, la correttezza, la meritocrazia e l'etica è inevitabile che affonda!
Ps. Per intenderci quell'uomo aveva una responsabilità ed è giusto che paghi per i suoi errori e le sue colpe, il resto lo farà la sua coscienza.
Non ha scusanti, ha scelto un mestiere e si deve assumere le sue responsabilità, ma dovrebbero seguirlo anche coloro che gli hanno permesso di stare su quella nave.
Ma siamo in Italia il paese dei pecoroni!
4 commenti:
Facile criticare quando si è dietro ad una tastiera.
In realtà abbiamo paura dello Schettino che è in noi.
E basta con la mitizzazione di De Falco, ha fatto solo il suo dovere.
Ma si sa, in Italia siamo messi talmente male che chi fa il suo dovere è un eroe.
Sono daccordo con te.
Il dovere della capitaneria di porto è per primo quello di segnalare a una nave che sta facendo una manovra non corretta come quella effettuata dalla Concordia. Quella manovra è stata effettuata tante volte, la fanno all'isola del Giglio, all'Elba, all'Isola dei Cavoli, a Caprera etc. è una prassi in uso e le varie Capitanerie hanno sempre tollerato senza sanzionare nessuno. Il Comandante di Livorno , oggi eroe, ha solo messo in pratica la prassi in uso negli ambienti militari del "pararsi il culo" registrando quella telefonata e distogliendo l'attenzione dalla propria mancanza. Schettino sarà pure una merda ma è facile urlare contro un uomo che in quel momento è nel pallone più completo, con una nave che ha fatto affondare, in mezzo al mare, al freddo, su una scialuppa, il tutto comodamente seduti in una sala Comando. Quella registrazione non doveva finire in pasto ai media perchè anche quella merda di Schettino ha diritto ad un giusto processo...
Fabrizio
Considerazione impeccabile, pienamente daccordo su tutto.
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