Ora che sono riuscito a pubblicare e riesco a dire la mia sull'argomento fumetto mi rendo conto che c'è qualcosa che mi disturba, ho parlato della critica, ma forse non è solo questo è qualcosa di diverso.
Probabilmente non riesco a parlane come dovrei, e poi ho visto che qualcuno lo sa fare molto meglio di me.
Michele Medda ha descritto uno dei più bei quadri della cultura italiana e non solo, nel suo articolo "TRE PASSI (INDIETRO) NEL DELIRIO (ovvero: parliamo di censura)", descrive un atteggiamento che sta minando la libertà di pensiero nell'arte.
Consiglio a tutti di leggere l'articolo di Michele Medda, perchè oltre che scritto bene come tutti i suoi articoli (condivisi o meno non ha importanza), descrive una situazione che sta degenerando e che mina la libertà espressiva. La libertà non è un bene da dare per scontato.
Michele Medda è un autore affermato e un professionista serio, ed è bello che esprima il suo pensiero su questi argomenti, però non credo sia il solo a pensare queste cose.
Mi chiedo perchè gli autori siano ancora convinti che il contesto in cui vivono non riguardi la loro professione, il fumetto è comunicazione, e volente o nolente deve avere a che fare con la società che lo circonda, e Medda ha il coraggio di esporsi, questo è ammirevole sopratutto perchè un professionista come lui non ne ha sicuramente bisogno.
Comunque per evitare di dire le mie solite castronerie leggete l'articolo e se volete commentate in questo blog, l'unica cosa che mi dispiace è l'impossibilità di discutere sugli articoli di Medda direttamente con lui, però sono scelte che vanno rispettate.
Articolo di Michele medda
premete
QUI!!!
e non fate i pigri, leggete che serve a tutti, belli e brutti.
premete
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4 commenti:
wow, e per fortuna in Italia non abbiamo mai avuto il Comics Code, come in America!
a proposito, da poco ho letto, su "Internazionale" una lettera di una lettrice indignata per la copertina del fumetto "Mr. Wiggles" in allegato con la rivista. Ecco la copertina "incriminata":
http://ecx.images-amazon.com/images/I/61ARZ1D97JL._AA240_.jpg
Secondo la Gran Donna, un disegno del genere potrebbe indurre qualcuno a dare fuoco ai cani, creaturine dolci e innocenti...Allucinante! Politically idiot!
Mr. Wiggles: geniale!
Ora vado a dare fuoco al mio cane...
ahahah grande Capitano! sempre molto allegro! mi raccomando aggiurna più spesso il BLOG! :D
Ho letto attentamente tutto il bel testo di Michele Medda e dopo questo mi chiedo una cosa, mi chiedo cosa sia allora per lui la censura? Quali cose possano andare in televisione in prima serata e cosa non dovrebbe mai essere trasmesso. Secondo me il discorso va preso con le pinze ma ancora prima con i guanti e ancora prima con uno scafandro perchè attenzione che anche adesso io potrei fare censura verso un autore affermato e che apprezzo. Casa è giusto e cosa no? Dove finisce la libertà di pensiero o la libertà in generale? C'è chi si offende per le storie scopiazzate, per i disegni fatti male, per i film porno, per i videogames e i film violenti e cosi via. Ragazzi aprite gli occhi si parla di censura e ci si censura ma non viviamo forse in un mondo in cui la censura è diventata non un pensiero ma una moda. Non si può fare una critica, anche banale e con parole poco ortodosse che l'autore mi va a parlare di censura o di comportamento poco corretto. Allora tanto vale non produrre, non disegnare, non scrivere e tantomeno non vivere. Uno scrive un libro sulla mafia e non sa davvero a cosa va contro? Ma per favore. Sono scelte di vita e le scelte portano a conseguenze. La censura è una conseguenza alle scelte. Volete sapere una cosa, io sono tre anni che non guardo la televisione, niente neanche un documentario, per me c'è solo tv spazzatura, mi sono auto censurato, per qualche amico mio questo è sbagliato per me non lo è affatto: perchè accanto a me vedevo solo persone lobotomizzate dal grande fratello, da Maria e amici, da telegiornali violenti all'ora di pranzo, da cartoni pieni di parolacce...mi basta vedere tutto questo già nella vita reale e purtroppo in quella non posso mettermi una mascherina e etichettarmi una bella censura. Perchè alle volte ci sono cose ben peggiori di cinema, libri e videogames, c'è la vita e quella mi basta cosi com'è.
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