Sono fumetti realizzati nella metropolitana di Milano e che parlano di storie ambientate nel ventre della città, racconti scritti e disegnati di getto, senza ripensamenti e direttamente a penna.
Non cercate il bel disegno, dimenticate le anatomie equilibrate e perfette di adoni muscolosi, sono semplici storie, che nascono dai viaggi nel sottosuolo di Milano.
"Questi brevi racconti scritti durante i viaggi in Metro raccolgono pensieri, emozioni, attese, schizzati velocemente sulla carta, il tempo di alcune fermate. Il tratto esile un pò tremante racconta storie semplici con delle venature noir, dalla quale si percepisce un'analisi critica e ironica della vita"
Rosa Puglisi.
Così Rosa presentava questi racconti nella seconda di copertina di un libro terminato ma mai pubblicato.
Buona lettura.
Buona lettura.
10 commenti:
hihihiihi carino. Però dì la verità: ti eri fatto una canna prima di disegnarlo vero? Magari la prossima volta avverti che un paio di tiri li faccio anch'io.
ehhehe Vabbè... però carina la storiella, m'è piaciuta. Povero mostricciatolo...per fortuna ho pochissimi peli.... :P
Ti sembrerà strano ma non ho mai fumato, e per fumato intendo tutto, però sono un'antiproibizionista convinto, a parte il fumare negli spazi pubblici che è un segno di civiltà e rispetto per chi non fuma.
Mi spiace per la tua carenza pilifera, ognuno ha i suoi difetti eh eh.
Queste storielle le pubblico per voi, e mi piace che le leggiate, le prossime saranno un pelino più drammatiche, come è nella mia indole.
he he he ma scherzavo. Io ho smesso di fumare da più di due anni (sigarette eh). Per quanto riguarda i pochi peli.... meno male... li avrei abbattuti hi hi hi.
Comunque a parte gli scherzi la storiella m'è piaciuta, divertente davvero. Il commento di prima era solo per far l'asino
Lo so che scherzavi, figurati. Lieto che la storiella ti sia piaciuta.
A presto Fabiano.
Veremante straziante.
Soprattutto mi è piaciuto la rappresentazione delle paure dell'uomo, equivalenti sia in cio' che non vede, sia in cio' che non capisce, e l'arroganza dell'uomo "colto" di credere di essere superiore a tutti, di avere sempre ragione e la soluzione a tutti i problemi.
Anteponendo le proprie ideee e convinzioni alle reali necessità di chi lo circonda.
Complimenti.
Non vedo l'ora di leggere le altre.
Ps. Bello il tuo nuovo look
Belli i tempi in cui l'arrogante era l'uomo colto, almeno era una minoranza. Ora l'arroganza appartiene a chiunque possieda un suv...ahahaha
Comunque raramente l'uomo colto è arrogante, solitamente è lo stupido che pecca di arroganza, qualsiasi sia il suo grado di cultura.
Mai confondere l'ignoranza con la stupidità.
Sono molto belle, davvero!
Grazie Massimo sono contento che ti sia piaciuta.
Un altro lavoro in pieno Ambustyle.
Ganzissimo
Fab, bella storia!
Fatti sentire, che ti devo parlare...
Non e' questione di vita o di morte, ma su Skype non ti ho piu' visto!
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