mercoledì 19 novembre 2008

Il tramonto del fumetto.


In questi giorni ho discusso un argomento su internet riguardo ad un'intervista ad una fantomatica casa editrice visto che veniva fatta ad un personaggio inventato con una casa editrice inesistente, chiedendo una semplice errata corrige o una puntualizzazione sulla vicende, per correttezza nei confronti di chi questo mestiere lo fa onestamente.

Presentarsi con nome falso proponendo del lavoro per quanto mi riguarda è un metodo truffaldino, sopratutto quando non si ha una sede legale, un recapito telefonico o postale e non ci si presenta mai di persona, e quando lo si fa si utilizzano generalità false.
Per alcuni autori questo atteggiamento è corretto perchèsul suddetto lavoro è avvenuto il pagamento delle tavole, quindi anche se il prodotto non verrà mai pubblicato alcuni fumettisti coinvolti nella vicenda non trovano che ci siano dei motivi per indicare un comportamento scorretto.

Prima di tutto il caos ero stato contattato dalla fantacasaeditrice, viste le mie numerose domande riguardo all'impossibilità di rintracciarli come editori e le classiche che si pongono durante un rapporto professionale mi fecero capire che avevano cambiato idea, ma vi assicuro che gli scambi di mail da parte loro rasentavano il ridicolo, insomma si capiva abbondantemente che qualcosa non andava (tutto documentabile).
All'inizio della vicenda hanno avuto la fortuna si accapparrarsi l'attenzione di un bravo autore oltre che essere ingenuamente buono (in senso positivo) e questo gli ha dato un pò di credibilità.

Purtroppo io ho il brutto vizio di esser convinto che il mondo vada e possa essere cambiato, ho l'idea che vivendo in una società e scoraggiando questi atteggiamenti da furbetti del quartierino le nuove generazioni possano giovarne.
Credo di dover discutere un argomento per cercare una soluzione al problema, sono convinto che portare alla luce un comportamento scorretto e illegale sia una cosa giusta, poi vedi che le persone coinvolte soffrono la sindrome di Stoccolma, si appoggiano con grosse pacche sulle spalle ed evitano il vero problema riducendo tutto a polemichine gratuite e chiacchericci da comari (mi scusino le comari).

Insomma tirando le somme ho capito che in questo piccolo spazio (il web), che le persone continuano a approvare e scusare certi atteggiamenti forse perchè li condividono, o forse pur di firmare qualche autografo alle fiere sono disposti a calpestare un pò della dignità che ogni uomo dovrebbe avere.
Queste sono mie considerazioni, del tutto personali e opinabili, maun bisogno di maggiore professionalità nel campo del fumetto è indiscutibile.

Da Wikipedia:

Professione

Con professione si intende l'attività svolta dalle persone come lavoro o, talvolta, come hobby. Essa richiede conoscenze, capacità e competenze specifiche, sia teoriche che pratiche.

Critica

La critica è un esame circostanziato di un fatto o di un'opera letteraria, scientifica, teatrale, artistica, valutandone gli aspetti contenutistici, estetici e storici.

Spesso per critica si sottindende che in essa si debbano riportare, prevalentemente, pareri antitetici e negazionisti, ciò non è sempre vero, ma va notato che ha spesso maggior rilevanza la confutazione o stroncatura di un'opera rispetto a una descrizione elogiativa della stessa.L'analisi approfondita di opere artistiche o di singoli autori o periodi storici è materia indispensabile al fine di meglio comprendere la natura dei fenomeni connessi e collocarli correttamente in relazione a quelli svoltisi in parallelo, in precedenza o successivi.

Truffa

La truffa è un reato previsto dall'art.640 del codice penale ed è un esempio di reato a forma vincolata. È definita come attività ingannatoria capace di indurre la parte offesa in errore attraverso artifici e raggiri per indurla a effettuare atti di disposizione patrimoniale che la danneggiano e favoriscono il truffatore o altri soggetti, procurando per quest'ultimi un profitto corrispondente al danno inferto alla vittima.

Informazione

Il concetto di informazione è quanto mai vasto e differenziato: informazione è in generale qualunque notizia o racconto, qualunque comunicazione scritta o orale contiene informazione.

Editoria

L'editoria è l'industria che si occupa del reperimento e produzione di contenuti riproducibili, della loro trasformazione in forme trasmissibili attraverso i media, e della loro diffusione e commercializzazione.

Arrivismo e servilismo

L'arrivismo è una forma estrema di competizione e auto-competizione intesa in ambito professionale, politico, e scolastico come esagerata ambizione di carriera tesa al raggiungimento dello status sociale.
La forma più basilare di arrivismo è definita servilismo. Solitamente l'arrivista è disprezzato ed ottiene l'effetto opposto a quello desiderato, venendo emarginato.

Etica

Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere. In questa accezione ristretta viene spesso considerata sinonimo di filosofia morale: in quest'ottica essa ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell'uomo.

Fake

In contesti basati sull'anonimato e sull'identificazione attraverso nickname, tale falsificazione non ha in genere a che vedere con l'identità in senso stretto (comunque ignota), ma ad alcune caratteristiche importanti della persona. Così, verrà giudicato fake chi partecipa ad una discussione in cui siano coinvolti elementi di medicina fingendosi un medico (o un malato); chi frequenti un sito di incontri romantici fingendosi un esponente del sesso opposto; chi si introduca nelle discussioni di un gruppo con un certo orientamento politico, religioso, ecc., limitandosi a fingere di condividerne i valori. Un caso particolare di fake è l'utente che finge di essere un certo altro utente più o meno noto alla comunità, assumendone il nickname allo scopo di ottenere qualche vantaggio o operare contro la reputazione del "proprietario" usuale del nickname stesso.

Mistificazione

La mistificazione consiste nel "distorcere intenzionalmente la realtà", col fine di ingannare qualcuno. È molto usata nella propaganda e nella teoria dei giochi (per ingannare gli avversari).

Censura

Per censura si intende il controllo della comunicazione verbale o di altre forme di espressione da parte di una autorità. Nella maggior parte dei casi si intende che tale controllo sia applicato all'ambito della comunicazione pubblica, per esempio quella per mezzo della stampa od altri mezzi di comunicazione di massa; ma si può anche riferire al controllo dell'espressione dei singoli.

10 commenti:

ROB ha detto...

Ciao Capitano.... io una cosa non ho capito in tutta questa vicenda: questa fantomatica casa editrice fantasma che ci ha guadagnato in tutto questo? Da quanto ho capito i disegnatori son stati pagati, il sito e il dominio sono stati pagati.... oltre all'aver beffato tanta gente che credeva a questo progetto, il vantaggio dove sta?

Capitan Ambù ha detto...

Non mi interessa capire i motivi, non sono il loro padre, il fratello o un loro amico, sta di fatto che è il metodo che è intollerabile.
Probabilmente erano convinti di poter saltare tutta quella trafila che prevede la gavetta, i sacrifici e alla fine il conseguimento dell'obbiettivo come avviene per ogni persona onesta.
La persona onesta non è un demente che non ha capito come funziona il mondo, è solo quella che fa il proprio mestiere e conduce la propria vita nel rispetto degli altri individui.
Questi si sono presentati con nomi falsi, non avevano una sede legale e sopratutto hanno creato un personaggio virtuale per ottenere attenzione insultando gli altri.
Ti chiedo, nel tuo lavoro possono capitare certe cose? Tu accetteresti un posto di lavoro senza avere una garanzia dell'esistenza della ditta?
Ripeto, niente sede legale o fisica, niente recapito telefonico, al principio si presentavano solo con il nome senza cognome...ora io non so te io arrivo da un'isola ma l'anello al naso non l'ho mai avuto.

ROB ha detto...

Uhh uhh che impeto.... tranquillo... ho ben capito il tuo discorso e lo condivido. Mi domandavo solo i motivi di tale gesto visto che ci han rimesso solo dei soldi. Poi tutto il resto sui nomi falsi, gli insulti e quant'altro lo condivido.
Mi sa che l'influenza non ti è ancora passata eh
-_-

Capitan Ambù ha detto...

Non era impeto, è solo che quando uno legge interpreta le parole immaginando lo stato d'animo di chi le scrive.
Io sono tranquillo, le domande erano solo per sottolineare l'assurdità della situazione.
Poi sai com'è ci tengo molto al lavoro che faccio, come tutti del resto.

Ma sono tranquillo.

Unknown ha detto...

Quello che posso dire io è che non prenderai mai un lavoro da chi non da garanzie!

Deimos ha detto...

Ho letto tutto ma anche io continuo a non capire le moticazioni di questa fantomatica casa editrice fantasma...ma poi sti presunti fumetti vengono pubblicati? E se i disegnatori sono pagati, dove sta la truffa?

Capitan Ambù ha detto...

Si potrebbe chiedere alla casa editrice, di solito hanno una sede legale o un recapito...OPS! Ma non sono mai esistiti, ma se non hanno niente di tutto questo e non pubblicano allora cosa sono?

Un editore ha un ruolo, una competenza e il suo mestiere consiste nella pubblicazione.
Ogni casa editrice ha la possibilità di essere contattata.

E' come dire che sono un disegnatore di fumetti senza mai disegnarne, è senza senso.
Comunque se gli autori che hanno partecipato a questa cosa sentono che tutto è corretto buon per loro.

Invece di pensare al fumetto pensa se una cosa simile succedesse nel tuo ambiente lavorativo, a me pare strano che tu acceteresti di lavorare per un'agenzia che non ha nessun modo per essere contattata e non risulta se non in un sito.

Secondo me prima di fare fumetti bisognerebbe fare altre esperienze professionali per comprendere i meccanismi che governano il mondo lavorativo.

Poi se uno non ci vede la truffa problemi suoi, se qualcuno mi propone del lavoro presentandosi con nome falso, bhè non accetto proprio.

Deimos ha detto...

Capisco le tue ragioni al 100% ma quello che non capisco è cosa abbiano da guadagnare questa presunta casa editrice fantasma. Uno mi si può presentare anche come Gesù in persona, come fai l'esempio anche tu, ma se io faccio un lavoro grafico per un mister X qualsiasi e quello il lavoro me lo paga ma non lo pubblicherà mai, sono affari suoi non miei.

Deimos ha detto...

Aggiungo, scusami, l'unica cosa che proprio mi darebbe fastidio e non vedere la mia opera circolare ma a parte questo, null'altro.

Capitan Ambù ha detto...

No sono affari tuoi se non pubblica.
Perchè allora rivolgersi ad un editore.
quello che contesto è proprio il fatto che l'essere pagati sia una scusante del non essere pubblicati.
Il non essere pagati per un lavoro effettuato è illegale e scorretto a prescindere, ma non essere pubblicati è altrettanto scorretto.
La pubblicazione può subire dei ritardi ma di solito l'editore ne rende partecipe l'autore o comunque ha delle motivazioni inerenti al piano editoriale.
Io parlo per me, ma se faccio fumetti è per essere pubblicato, se voglio essere pagato e non pubblicare esistono molti altri mestieri molto più gratificanti economicamente.
Che senso ha un fumetto che non viene pubblicato? Meglio a questo punto autoprodursi o fare dei fumetti per delle fanzine, si ottengono dei risultati più efficaci e si guadagna in dignità come autori.